Cellulare causa dell’80% degli incidenti

Uso sconsiderato del cellulare: il Ministro Delrio interviene ad un imcontro dell’associazione delle case automobilistiche e invita tutti ad una riflessione.

cellulare alla guida

Cellulare causa dell’80% degli incidenti

Gli incidenti più gravi, gli incidenti più frequenti? La maggior parte sono provocati dall’uso sconsiderato del cellulare mentre ci si trova guida di veicoli.

Lo dice il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, intervenuto ad un incontro dell’associazione italiana delle case automobilistiche ( UNRAE ), e fornisce anche un dato: l’80% dei sinistri è causato da uso improprio del cellulare.

È piuttosto frequente vedere automobilisti, ma anche scooteristi e ciclisti, usare il cellulare mentre guidano. Abitudine già di per sé pericolosa, alla quale oggi si aggiunge lo scatto di selfie, le trasmissioni in diretta, oltre ai più classici messaggi. La percezione di quanto questo sia pericoloso l’abbiamo tutti ed evidentemente non è sufficiente a dissuadere le persone.

Ora il dato non è solo percettivo ma ufficiale, ed è doveroso fermarsi e fare una pausa di riflessione; non ci sono scuse o giustificazioni quando il fenomeno è così diffuso, dobbiamo semplicemente “dimenticare” questi comportamenti: rendiamoci conto che i primi a rischiare “la pelle” siamo noi stessi.

Dobbiamo mettere in campo azioni nuove, fare qualcosa di innovativo” ha detto il ministro Delrio, lanciando l’allarme sull’uso improprio del cellulare e spiegando che oggi “in Italia, in media, muoiono dieci persone al giorno per incidenti automobilistici“.

Troppi, aggiunge Delrio e proprio per l’elevato numero che vanno individuate misure, anche con l’aiuto della tecnologia, atte a frenate quella che si può definire “la nuova piaga della mobilità”.

Il Codice della Strada già prevede, all’articolo 173, l’obbligo dell’utilizzo di presidi che permettano di conversare a “mani libere”. Il mancato rispetto è sanzionato con una multa che va dai 160 ai 646 € e la decurtazione di 5 punti dalla patente. In caso di reiterazione della violazione nel periodo di un biennio è prevista la sanzione accessoria della sospensione della patente stessa.

Fonte: www.StudioCataldi.it

Art. 173 Codice della Strada

Uso di lenti o di determinati apparecchi durante la guida

1. Il titolare di patente di guida al quale, in sede di rilascio o rinnovo della patente stessa, sia stato prescritto di integrare le proprie deficienze organiche e minorazioni anatomiche o funzionali per mezzo di lenti o di determinati apparecchi, ha l’obbligo di usarli durante la guida.

2. È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di cui all’articolo 138, comma 11, e di polizia. È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani).

3. Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 1 è soggetto alla sanzione amministrativa da pagamento di una somma da euro 81 a euro 326.

3–bis. Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 2 è soggetto alla sanzione amministrativa da pagamento di una somma da euro 161 a euro 646. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio.

Il prezzo giusto per la polizza casa ? 40 Euro

Una ricerca ha evidenziato che gli italiani, ben disposti a spendere cifre esagerate per un telefonino, mentre per la polizza casa non spenderebbero più del 30% del valore dello smartphone stesso

Polizza abitazione

Il prezzo giusto per la polizza casa ? 40 Euro

La principale fonte di risparmio degli italiani è la casa. Per avere la casa di proprietà viene “investito” la maggior parte del reddito famigliare; si accendono mutui con durate impossibili, la si arreda e, oggi, la si vuole dotata di tutti i gadget elettronici (domotica), possibilmente con controllo remoto tramite smartphone. Nel corso degli anni, la casa richiede ulteriori sacrifici dettati dai costi dell’ordinaria e straordinaria manutenzione.

Questo amore quasi morboso per la casa di proprietà difetta di un particolare. Pochi sono propensi a proteggere il proprio capitale investito attraverso una polizza casa.

Una ricerca di Harris, commissionata da AssuerantSolution, ha evidenziato questa anomalia.

600 italiani sono stati intervistati telefonicamente ed è stato loro chiesto quanto utilizzino Internet e da quale dispositivo, arrivando infine a chiedere se fossero stati interessati ad una casa domotica (connected) e a proteggere il bene più prezioso e tutto ciò che in essa è contenuto, soprattutto pensando a un futuro di casa connessa con il proprio smartphone, tablet o device predisposto .

Il risultato: gli italiani a differenza degli altri europei, usano molto di più lo smartphone rispetto o laptop o al pc. Il 63 per cento degli intervistati desidererebbe una connected home da controllare tramite il proprio smartphone oltre che per gestire gli elettrodomestici e le bollette di casa. La sorpresa, però, è giunta quando è stato chiesto quale cifra sarebbero stati disposti a pagare per proteggere tutto questo.

Prendendo come prezzo medio di uno smartphone superiore a 500 euro, gli italiani dicono di voler pagare massimo 40 euro, con un prezzo ottimale di 19 euro. I possessori, invece, di smartphone il cui prezzo è inferiore ai 500 euro scendono a 38 euro quale cifra “giusta” per una polizza casa.

In pratica gli italiani sono disposti a pagare non più del 30% del valore del proprio telefonino per proteggere il bene più grande che possiedono (dopo la vita).

Riflessione finale: gli italiani sono ben distanti dall’avere una cultura della previdenza e protezione, con il rischio di fare scelte dettate esclusivamente dal prezzo e non dai contenuti delle garanzie. Il pericolo? Trovarsi, in caso di danno, in “braghe di tela”.

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