DDL concorrenza passa alla Camera

DDL concorrenza: tornano le penali per il cambio operatore, niente farmaci nei supermercati, rinvio del monopolio delle Poste

ddl concorrenza

DDL concorrenza passa alla Camera

Mercoledì è stato approvato dalla camera dei deputati il DDL concorrenza, vituperato dalle associazioni di consumatori che lo bollano come “dannoso” in cui “la concorrenza è solo nelle parole del titolo”.

Quali i motivi di queste perplessità? Semplice, molte degli articoli contenuti nel testo sfavoriscono la concorrenza a vantaggio dei “soliti noti”. Ad esempio la possibilità per gli operatori telefonici di imporre dei balzelli nel caso si voglia passare alla concorrenza; o la chiusura sulla possibilità di vendere farmaci di fascia C nella GDO; o ancora il rinvio di un anno alla fine del monopolio di Poste Italiane per il recapito di sanzioni amministrative.

Veniamo a ciò che ci riguarda più da vicino:

avanti tutta con la scatola nera sulle auto e i sistemi che rilevano il tasso alcolemico, che dovranno portare “sconti significativi” al premio e il cui ammontare sarà deciso dall’IVASS (Istituto di Vigilanza delle assicurazioni). Questi sconti dovranno essere maggiori per gli automobilisti virtuosi, ovvero in assenza di sinistri negli ultimi 5 anni e con scatola nera installata, per i residenti nelle regioni del Sud, oggi fortemente penalizzate. La valutazione delle lesioni di lieve entità che portino a danno biologico permanente potranno essere accertate “visivamente” ovvero senza la necessità di costosi esami diagnostici. Verrà inoltre introdotta la tabella unica nazionale.

Sono introdotte pesanti sanzioni per le compagnie di assicurazione che si rifiutano o eludono l’obbligo a contrarre e a rinnovare la polizza RCA.

Saltata la norma sulla portabilità dei fondi pensione.

All’Associazione delle imprese di assicurazione questo testo non piace e auspica che nel prosieguo del dibattito in Senato “si possano apportare sostanziali modifiche. In particolare, va rafforzata e resa più efficiente la lotta alle frodi assicurative, così da contribuire alla riduzione del costo dei sinistri e proseguire nel trend di diminuzione dei prezzi della Rc auto verificatosi nel corso degli ultimi tre anni (‐20%)”.

Sempre secondo ANIA “Non spetta agli assicuratori stabilire quale è il livello adeguato dei risarcimenti, ma un più elevato livello dei risarcimenti si riflette in un più elevato prezzo dell’assicurazione. Inoltre, è profondamente sbagliata la previsione secondo la quale gli assicurati dotati di black box che non hanno fatto incidenti per 5 anni possano avere un trattamento di favore indipendentemente dalle condizioni di rischio oggettive, quali ad esempio la qualità del traffico, le condizioni di manutenzione delle strade e la frequenza dei sinistri. Queste nuove norme, concepite per ridurre il costo dell’assicurazione per gli automobilisti delle aree particolarmente a rischio, comporterebbero l’aumento dei premi a carico degli assicurati di zone d’Italia in cui la possibilità di causare un incidente è meno elevata.”

Per l’associazione la lotta alle frodi ha preso la direzione sbagliata, sono infatti state cassate dal testo gli articoli che prevedevano la riduzione dei tempi di denuncia di un incidente, il contrasto alla presenza di falsi testimoni, così come l’incentivo all’utilizzo di carrozzerie convenzionate e al divieto di cessione del credito. “Tutte queste misure avrebbero contribuito a eliminare le differenze di costo delle polizze rc auto fra l’Italia e gli altri paesi europei.”

Scatola nera

La scatola nera per le auto e’ un dispositivo che registra con alcuni sensori quello che avviene durante la circolazione per varie finalità.

Scatola Nera
Scatola Nera

Scatola Nera

L’offerta commerciale punta tutto sulla sicurezza e facilità di chiedere aiuto con un bottone.

I punti critici sono:

  • valore della prova dei dati raccolti
  • tutela della privacy
  • uso per finalita’ di controllo della circolazione stradale

Alla scatola nera si sono gia’ aggiunti altri strumenti.

  • altri sensori
  • controllo dei sedili (in sperimentazione)
  • contrassegno elettronico

Il contrassegno elettronico in particolare non e’ qualcosa di passivo, ma uno strumento che comunica a breve raggio, come un telepass, l’esistenza di una valida polizza assicurativa. In mancanza l’accesso in autostrada verrebbe inibito e il mezzo sequestrato.

Si potrebbe rimpiangere il telelaser e il controllo dei semafori.

Sotto il profilo commerciale i dati raccolti consentono di:

  • calibrare il premio assicurativo sullo stile di guida
  • incrociare dati tra assicurato, luoghi, abitudini d’acquisto, tipo di vettura e propensione all’uso delle tecnologie.

Quello che si sta progettando e’ una analisi dei comportamenti dei guidatori (alla guida e non) cosi’ come Facebook sui social.

Niente di male. Dipende dall’uso che se ne fa. Ma mancano strumenti per seguire criteri di valori e legali coercibili socialmente o legalmente.

Registrare la circolazione stradale – da http://www.carblackbox.co.uk/ la schermata di un dispositivo di black box for cars

Sorgente: Scatola nera

Scatola nera sull’auto un dispositivo utile?

Scatola Nera
Scatola Nera

Quello che segue è un caso realmente accaduto e gestito dalla società di infortunistica Studio3A.
Il fatto: Elisa sta percorrendo la statale SS 107, KR – CS, in direzione Cosenza. Le condizioni atmosferiche avverse ed il fondo stradale poco curato sono causa della perdita di controllo del veicolo che invade la corsia opposta provocando un sinistro mortale, in cui la stessa Elisa perde la vita.
I famigliari, assistiti da Studio3A, sono sconcertati sulla dinamica del sinistro. Infatti dalle perizie dei tecnici della società, che si avvalgono dei dati rilevati dalla scatola nera si evince che la velocità precedente all’impatto è di soli 40 Km orari.
Qual’è l’interpretazione di questo dato? Le autorità utilizzano le rilevazioni tratte dalla scatola nera per redarre i loro verbali?

La scatola nera è pubblicizzata dalla Compagnie di Assicurazione prima di tutto quale strumento che permette di risparmiare sul costo della RCAuto perché in grado di ritornare dati sulla percorrenza annuale e sullo stile di guida del conducente. Diventano incontrovertibili quindi: percorsi, orari, velocità …. Purtroppo ad oggi ci sono dubbi sulla protezione della privacy.
Certo è che dal punto di vista probatorio queste informazioni possono fare una grande differenza.

“Auspichiamo che la scatola GPS possa questa volta essere un ausilio importante nello stabilire quanto queste abbiano influito nel determinarsi del tragico evento” – dichiara Ermes Trovò, Amministratore di Studio 3A.

“La maggior parte delle scatole GPS garantisce la non alterazione del dato di velocità oltre ad altre utili informazioni (freni attivati, marcia inserita, ecc.), quindi – spiega Stefano Romano di Studio 3A – è assolutamente sensato che questi vengano presi in considerazione dai tecnici incaricati (CTU, CTP) confrontandoli criticamente, alla luce dei limiti descritti, con quello ottenuto dalla loro ricostruzione ottenuta dell’esame di svariate variabili ed informa

zioni nonché di valutazioni frutto di competenza ed esperienza”.

fonte: carrozzeria.it

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