Trucam è un nuovo sistema di rilevazione delle infrazioni, evoluzione dell’autovelox, e non darà scampo agli indisciplinati.
Trucam il flagello degli automobilisti
Si chiama Trucam ed è una nuova tecnologia a servizio delle forze di polizia, per ora in funzione in sardegna e presto nel lazio, anche se è probabile che l’utilizzo venga esteso a tutto il territorio nazionale.
Come riporta il sito www.studiocataldi.it:
Il nuovo meccanismo avrà una caratteristica in più rispetto al normale autovelox. Si avrà il riscontro della velocità dell’auto per ogni singolo metro percorso su strada. Questo renderà più difficile, secondo la Polstrada, fare ricorso per impugnare le eventuali sanzioni. Il sistema viene posizionato a bordo strada, permettendo di accertare anche tutta una serie di altre violazioni: guida senza cintura di sicurezza, utilizzo del cellulare al volante, assenza di assicurazione e revisione.
Una piccola telecamera manovrata da un agente punterà l’automobile per acquisire in un secondo tutti i dati della vettura. Non solo, viene anche scattata una foto all’interno dell’abitacolo dell’automobile. La Trucam ha una memoria abbastanza capiente con un sistema che si attiva sulla piattaforma Linux. Un sensore fotograferà e filmerà ogni singola infrazione. Inoltre attiverà la geolocalizzazione con un Gps.
La nostra raccomandazione è di rispettare sempre il codice della strada ricordando che tra i comportamenti errati causa di incidente stradale più frequenti, sono da segnalare la guida distratta, la velocità troppo elevata e il mancato rispetto della distanza di sicurezza (nel complesso il 38,9% dei casi). Le violazioni al Codice della Strada più sanzionate risultano, infatti, l’eccesso di velocità, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e l’uso di telefono cellulare alla guida. (fonte ISTAT)
Certificato di assicurazione auto: la circolare prot. 300/A/5931/16/106/15 del 1° settembre, del Ministero dell’Interno interpreta la dematerializzazione.
Certificato di assicurazione auto: basta il supporto elettronico
La legge 27/2012, in vigore dal 18 ottobre 2015, ha cancellato l’obbligo di esporre sul parabrezza dell’auto il contrassegno. La norma non ha cambiato l’obbligo di conservare il certificato di assicurazione in caso di richiesta da parte degli organi polizia.
Letta così, agli automobilisti rimaneva in carico l’onere di tenere sempre a bordo del veicolo il certificato di assicurazione.
E non era solo la normativa a rendere necessaria la conservazione in auto, ma anche la questione legata all’aggiornamento della banca dati delle copertura RCAuto, ancora lontana dal ricevere aggiornamenti tempestivi.
In mancanza quindi di diverse disposizioni la sola verifica telematica non era sufficiente alla certezza della copertura assicurativa e da qui l’assoluta necessità di avere con se il titolo.
Per la precisione “l’articolo 180 del Codice della strada continua a prevedere che chi circola senza avere a bordo il certificato è punito con una sanzione di 41 euro, che scendono a 25 quando si tratta di ciclomotori. In assenza del documento a bordo o comunque della prova certa dell’avvenuto pagamento, la stessa norma prevede che gli agenti invitino il conducente a presentarsi con gli originali in un comando di polizia, per farli visionare; in caso di mancato adempimento senza giustificato motivo, scatta una sanzione di 419 euro.”
“…. in sede di controllo, può essere esibito agli organi di polizia stradale anche un certificato di assicurazione in forma digitale o una stampa non originale del formato digitale stesso, senza che il conducente possa essere sanzionato per il mancato possesso dell’originale …“
RASSEGNA STAMPA Dal 1° gennaio i controlli automatici delle infrazioni stradali sono possibili anche per la mancata copertura Rc auto, il sovraccarico e l’omessa revisione.
Controlli automatici e falsa partenza.
(di Maurizio Caprino – Quotidiano del Diritto)
…. I controlli automatici delle infrazioni stradali sono possibili anche per la mancata copertura Rc auto, il sovraccarico e l’omessa revisione. … questo rimarrà solo teoria per alcuni mesi almeno. E, anche quando diventerà pratica, ci potrebbero essere forti limitazioni operative in ambito extraurbano e contenziosi. Così il blitz con cui la politica ha inserito nella legge di Stabilità questo allargamento dei controlli da remoto (cioè effettuati con apparecchi automatici non presidiati da agenti) rischia di avere effetti opposti rispetto a quelli che ci si attendeva a caldo.
…
Ora Rc auto, sovraccarico e revisioni hanno trovato posto nella lettera g-bis del comma 1-bis dell’articolo 201 del Codice, assieme a un’infrazione già controllata da anni in automatico come il passaggio con il rosso e altre per le quali l’operazione appare velleitaria, come la velocità pericolosa (diversa dall’eccesso di velocità) e il mancato uso del casco.
L’inserimento della lettera g-bis implica che in extraurbano i controlli da remoto siano possibili solo in tratti per i quali c’è un’autorizzazione prefettizia: lo prevede il comma 1-quater dell’articolo 201. E i prefetti dovranno decidere sulla base di una direttiva ministeriale (Interno e Infrastrutture) prevista dal 2010 ma mai emanata. Vedremo se vi si metterà mano ora che le fattispecie sono aumentate….
E’ iniziato Il conto alla rovescia per le frodi assicurative dal tagliando cartaceo a quello virtuale, con il quale gli organismi di controllo scoveranno gli automobilisti senza assicurazione
Automobilisti senza assicurazione
Tremate automobilisti senza assicurazione
Il tagliando sul parabrezza sparirà definitivamente dal 18 ottobre 2015. Una data “storica” ed importante. Da quel giorno, infatti, tutti i sistemi elettronici di rilevazione a distanza saranno omologati per trasmettere alle autorità competenti se l’auto è assicurata o meno, scovando così gli automobilisti senza assicurazione. Le compagnie assicurative dovranno, naturalmente, attrezzarsi di strumenti in grado di creare una connessione diretta tra il Ministero dell’interno e l’archivio della Motorizzazione civile. Con questo filo diretto vi saranno controlli in tempo reale sulla copertura assicurativa dei veicoli. In pratica, il tagliando cartaceo sparirà, per far spazio ad un tagliando virtuale, leggibile dalla targa attraverso strumenti elettronici adibiti a questa funzione.
Il percorso iniziato con il cd D.L. “liberalizzazioni” (D.l., 24 gennaio 2012, n.1, convertito in L. 24 marzo 2015, n. 27) e portato avanti dai Ministeri dello sviluppo economico e delle infrastrutture e trasporti, attraverso D.m., 9 agosto 2013, n. 110 e D.m., 11 maggio 2015, n. 108, sta arrivando al traguardo. L’intento è quello di porre fine – o comunque fare da deterrente – alle frodi assicurative: in Italia l’8% dei veicoli non è assicurato. Il principio base da cui è partita la riforma è dunque il bene collettivo superiore della sicurezza pubblica. Come funziona? Il sistema tecnologico Targa System e i mezzi quali autovelox, telepass e tutor, collegati alle banche dati e ai sevizi di controllo, attraverso la lettura della targa, saranno in grado di ricevere informazioni circa il veicolo, il pagamento dell’assicurazione, la regolarità della revisione ed anche il pagamento del bollo. Questo meccanismo permetterà di “stanare” evasioni e trasgressioni degli automobilisti.
Di seguito un caso “assurdo” avvenuto proprio nella nostra città alcuni giorni or sono… clicca qui
La Polizia di Stato ha pubblicato una guida sicura per gli acquisti on line.
GUIDA SICURA PER GLI ACQUISTI ON LINE
Guida sicura per gli acquisti on line
8 consigli della guida sicura per gli acquisti on line
Con l’arrivo dell’estate, e delle vacanze, aumentano gli acquisti on line con persone a caccia del “miglior prezzo”. La Polizia di Stato pubblica una guida sicura per gli acquisti che si compone di otto suggerimenti:
1. Utilizzare software e browser completi ed aggiornati
Potrà sembrare banale, ma il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico. Gli ultimi sistemi antivirus (gratuiti o a pagamento) danno protezione anche nella scelta degli acquisti su Internet. Per una maggiore sicurezza online, inoltre, è necessario aggiornare all’ultima versione disponibile il browser utilizzato per navigare perché ogni giorno nuove minacce possono renderlo vulnerabile.
2. Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali
In rete è possibile trovare ottime occasioni ma quando un’offerta si presenta troppo conveniente rispetto all’effettivo prezzo di mercato del prodotto che si intende acquistare, allora è meglio verificare su altri siti. Potrebbe essere un falso o rivelarsi una truffa. E’ consigliabile dare la preferenza a negozi online di grandi catene già note perché oltre ad offrire sicurezza in termini di pagamento sono affidabili anche per quanto riguarda l’assistenza e la garanzia sul prodotto acquistato e sulla spedizione dello stesso. In caso di siti poco conosciuti si può controllare la presenza di certificati di sicurezza quali TRUST e VERIFIED / VeriSign Trusted che permettono di validare l’affidabilità del sito web.
3. Dietro ad un indirizzo di un sito deve esserci un vero negozio!
Prima di completare l’acquisto verificare che il sito sia fornito di riferimenti quali un numero di Partiva IVA, un numero di telefono fisso, un indirizzo fisico e ulteriori dati per contattare l’azienda. Un sito privo di tali dati probabilmente non vuole essere rintracciabile e potrebbe avere qualcosa da nascondere. I dati fiscali sono facilmente verificabili sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate. CLICCA QUI
4. Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti
Prima di passare all’acquisto del prodotto scelto è buona norma leggere i “feedback” pubblicati dagli altri utenti sul sito che lo mette in vendita. Anche le informazioni sull’attendibilità del sito attraverso i motori di ricerca, sui forum o sui social sono utilissime… Le “voci” su un sito truffaldino circolano velocemente online
5. Su smartphone o tablet utilizzare le app ufficiali dei negozi online
Se si sceglie di acquistare da grandi negozi online, il consiglio è quello di utilizzare le app ufficiali dei relativi negozi per completare l’acquisto. Questo semplice accorgimento permette di evitare i rischi di “passare” o “essere indirizzati” su siti truffaldini o siti clone che potrebbero catturare i dati finanziari e personali inseriti per completare l’acquisto.
6. Utilizzare soprattutto carte di credito ricaricabili
Per completare una transazione d’acquisto sono indispensabili pochi dati come numero di carta, data di scadenza della carta ed indirizzo per la spedizione della merce. Se un venditore chiede ulteriori dati probabilmente vuole assumere informazioni personali (numero del conto, PIN o password) che, in quanto tali, dovete custodire gelosamente e non divulgare. Al momento di concludere l’acquisto, la presenza del lucchetto chiuso in fondo alla pagina o di “https” nella barra degli indirizzi sono ulteriori conferme sulla riservatezza dei dati inseriti nel sito e della presenza di un protocollo di tutela dell’utente, ovvero i dati sono criptati e non condivisi.
7. Non cadere nella rete del phishing e/o dello smishing
…ovvero nella rete di quei truffatori che attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web trappola e sfruttando meccanismi psicologici come l’urgenza o l’ottenimento di un vantaggio personale, riusciranno a rubare informazioni personali quali password e numeri di carte di credito per scopi illegali. L’indirizzo Internet a cui tali link rimandano differisce sempre, anche se di poco, da quello originale.
8. Assicurare gli acquisti
Oltre che controllare i dettagli della transazione e le modalità di consegna, è importante scegliere sempre una spedizione tracciabile ed assicurata. Il costo potrebbe essere di poco superiore ma permette di sapere in modo certo e tempestivo dove si trova l’oggetto acquistato fino alla sua consegna.
La Polizia di Stato, e noi di Cutillogroup, auguriamo a tutti Buone Vacanze!