Trucam il flagello degli automobilisti

Trucam è un nuovo sistema di rilevazione delle infrazioni, evoluzione dell’autovelox, e non darà scampo agli indisciplinati.

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Trucam il flagello degli automobilisti

Si chiama Trucam ed è una nuova tecnologia a servizio delle forze di polizia, per ora in funzione in sardegna e presto nel lazio, anche se è probabile che l’utilizzo venga esteso a tutto il territorio nazionale.

Come riporta il sito www.studiocataldi.it:

Il nuovo meccanismo avrà una caratteristica in più rispetto al normale autovelox. Si avrà il riscontro della velocità dell’auto per ogni singolo metro percorso su strada. Questo renderà più difficile, secondo la Polstrada, fare ricorso per impugnare le eventuali sanzioni. Il sistema viene posizionato a bordo strada, permettendo di accertare anche tutta una serie di altre violazioni: guida senza cintura di sicurezza, utilizzo del cellulare al volante, assenza di assicurazione e revisione.
Una piccola telecamera manovrata da un agente punterà l’automobile per acquisire in un secondo tutti i dati della vettura. Non solo, viene anche scattata una foto all’interno dell’abitacolo dell’automobile. La Trucam ha una memoria abbastanza capiente con un sistema che si attiva sulla piattaforma Linux. Un sensore fotograferà e filmerà ogni singola infrazione. Inoltre attiverà la geolocalizzazione con un Gps.

La nostra raccomandazione è di rispettare sempre il codice della strada ricordando che tra i comportamenti errati causa di incidente stradale più frequenti, sono da segnalare la guida distratta, la velocità troppo elevata e il mancato rispetto della distanza di sicurezza (nel complesso il 38,9% dei casi). Le violazioni al Codice della Strada più sanzionate risultano, infatti, l’eccesso di velocità, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e l’uso di telefono cellulare alla guida. (fonte ISTAT)

Nuovi controlli automatici e falsa partenza

RASSEGNA STAMPA Dal 1° gennaio i controlli automatici delle infrazioni stradali sono possibili anche per la mancata copertura Rc auto, il sovraccarico e l’omessa revisione.

Telelaser

Controlli automatici e falsa partenza.

(di Maurizio Caprino – Quotidiano del Diritto)

…. I controlli automatici delle infrazioni stradali sono possibili anche per la mancata copertura Rc auto, il sovraccarico e l’omessa revisione. … questo rimarrà solo teoria per alcuni mesi almeno. E, anche quando diventerà pratica, ci potrebbero essere forti limitazioni operative in ambito extraurbano e contenziosi. Così il blitz con cui la politica ha inserito nella legge di Stabilità questo allargamento dei controlli da remoto (cioè effettuati con apparecchi automatici non presidiati da agenti) rischia di avere effetti opposti rispetto a quelli che ci si attendeva a caldo.

Ora Rc auto, sovraccarico e revisioni hanno trovato posto nella lettera g-bis del comma 1-bis dell’articolo 201 del Codice, assieme a un’infrazione già controllata da anni in automatico come il passaggio con il rosso e altre per le quali l’operazione appare velleitaria, come la velocità pericolosa (diversa dall’eccesso di velocità) e il mancato uso del casco.

L’inserimento della lettera g-bis implica che in extraurbano i controlli da remoto siano possibili solo in tratti per i quali c’è un’autorizzazione prefettizia: lo prevede il comma 1-quater dell’articolo 201. E i prefetti dovranno decidere sulla base di una direttiva ministeriale (Interno e Infrastrutture) prevista dal 2010 ma mai emanata. Vedremo se vi si metterà mano ora che le fattispecie sono aumentate….

Leggi tutto sul sito sorgente: Nuovi controlli automatici con falsa partenza su Rc auto, revisioni e sovraccarico | Intermedia Channel

 

RCauto e revisioni nel mirino degli Autovelox

Rassegna Stampa: (di Valeria Arnaldi – Il Messaggero) Legge di stabilità, ok all’emendamento sul codice della strada. Gli occhi elettronici potranno accertare anche altre violazioni. Banche dati già pronte: basterà un clic sulla targa per scoprire chi non è in regola. Via l’obbligo della contestazione immediata.

fonte intermediachannel

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RCauto e revisioni nel mirino degli Autovelox

L’autovelox “amplia” le sue vedute. Nel mirino delle apparecchiature di rilevamento entrano anche la revisione del veicolo e l’assicurazione Rcauto.

La riforma prende le mosse dai progressi tecnologici, che consentono oggi di incrociare rapidamente più database…. Da oggi, invece, a supportare le risorse umane, potenziando i presidi, penseranno autovelox e apparecchiature. «L’emendamento – spiega Boccadutri – nasce dalla necessità di tutelare gli automobilisti onesti che pagano la Rc auto obbligatoria ed effettuano la revisione. Fino ad oggi, se un automobilista disonesto provocava un danno a un altro con la documentazione in regola, per quest’ultimo rientrare delle spese e ottenere il dovuto era diffìcilissimo. Oggi la tecnologia ci permette un accesso facile alle diverse banche dati, che prima era impensabile». Via dunque l’obbligo della constatazione immediata e via la roulette di chi sperava di farla franca – e spesso riusciva nel suo intento evitando posti di blocco e presidi. «Oggi se un automobilista non ha le carte previste può essere sanzionato grazie a un semplice scatto – prosegue Boccadutri – è sufficiente la targa per verificare lo stato del veicolo. E questa è una tutela del consumatore, pure in termini di sicurezza stradale».

Autovelox: la contestazione immediata non è necessaria

Autovelox: la contestazione immediata non è necessaria. Ma il verbale deve indicare gli estremi del decreto che autorizza la contestazione differita. Il diritto di difesa del sanzionato è tutelato dal diritto di accesso alla documentazione amministrativa

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Autovelox: la contestazione immediata non è necessaria

Se un automobilista supera i limiti di velocità e l’infrazione è accertata mediante il sistema autovelox, non è necessario che vi sia contestazione immediata: l’art. 4, comma 4, del decreto legge numero 121 del 20 giugno 2002, infatti, legittima tale omissione.

In ogni caso è fondamentale garantire il diritto di difesa di colui al quale l’infrazione è stata contestata e, pertanto, è necessario che nel verbale siano indicati gli estremi del decreto prefettizio che autorizza la contestazione differita.

Con l’ordinanza numero 331/2015 (qui sotto allegata), la Corte di Cassazione, nell’affrontare un caso avente ad oggetto la legittimità della contestazione, ha ribadito tale principio, specificando che in presenza di elementi idonei a individuare il decreto prefettizio, il destinatario del verbale è tutelato dal fatto di potersi avvalere del diritto di accesso alla documentazione amministrativa, previsto dall’articolo 22 della legge n. 241/1990, senza che quindi sia necessaria l’allegazione del decreto.

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