Bordighera (IM): Polizze fantasma

Dopo la scoperta delle polizze fantasma ora si fanno controlli incrociati con le compagnie assicurative

Falsa RCABordighera (IM): Polizze fantasma

(di Loredana Demer – Il Secolo XIX Imperia)

Si allarga a macchia d’olio l’inchiesta della polizia urbana sulla truffa assicurativa. Non è escluso, infatti, che oltre alle due agenzie già finite nel mirino dei vigili, possano esserci altri agenti coinvolti nell’indagine avviata tre settimane fa.

Dieci casi su quaranta, rilevati dal “Falco 193”, il nuovo sistema di controllo delle targhe automobilistiche adottato dal Ministero dei trasporti che fornisce in tempo reale dati sulla revisione dei veicoli e sulle assicurazioni. La polizia urbana sospetta però che gli automobilisti vittime della truffa possano essere molti di più. E che gli agenti interessati dalla vicenda non operino soltanto sul territorio di Bordighera.

Il voluminoso dossier verrà poi inviato alla Procura. Gli inquirenti, nel frattempo, invitano gli automobilisti a verificare con il proprio assicuratore l’avvenuta registrazione del pagamento della polizza e, soprattutto, se multati dalla polizia urbana perché trovati privi di copertura assicurativa «a sporgere denuncia contro gli agenti che li hanno frodati».

Sorgente: Bordighera (IM): Polizze fantasma, si allarga l’indagine dei vigili urbani | Intermedia Channel

Commercializzazione polizze auto e cauzioni false intestate T.U.I.R. WARTA S.A.

L’IVASS ha segnalato, con due comunicati stampa, che sono state commercializzate polizze auto e cauzioni false intestate alla società T.U.I.R. WARTA S.A. impresa assicurativa con sede legale in Polonia

warta_-_logoCommercializzazione polizze auto e cauzioni false intestate alla società T.U.I.R. WARTA S.A.

L’IVASS rende noto che sono stati segnalati, in particolare nella zona di Napoli, casi di commercializzazione di polizze r.c. auto contraffatte, intestate alla società T.U.I.R. WARTA S.A. impresa assicurativa con sede legale in Polonia che è abilitata ad operare in Italia nel ramo r.c. auto, ma limitatamente alla responsabilità civile del vettore. L’impresa, quindi, non è abilitata a rilasciare polizze per la responsabilità civile auto obbligatoria. L’impresa, inoltre, ha dichiarato che si tratta di polizze r.c. auto contraffatte. Ad oggi, l’eventuale stipulazione di polizze responsabilità civile auto recanti l’intestazione T.U.I.R. WARTA S.A. comporta per i contraenti l’insussistenza della copertura assicurativa e per gli intermediari lo svolgimento di un’attività non consentita dalle vigenti disposizioni normative.

L’IVASS avverte anche che sono stati segnalati casi di commercializzazione di polizze fideiussorie false intestate alla stessa società T.U.I.R. WARTA S.A. che, pur essendo abilitata ad operare in Italia in regime di libera prestazione di servizi anche nel ramo 15 – Cauzione, in data 27 gennaio 2016 ha comunicato di non operare in Italia nel settore cauzioni e di essere venuta a conoscenza di polizze fideiussorie false. Quindi, come per le polizze auto, l’eventuale stipulazione di polizze fideiussorie recanti l’intestazione T.U.I.R. WARTA S.A. comporta per i contraenti l’insussistenza della copertura assicurativa e per gli intermediari lo svolgimento di un’attività non consentita dalle vigenti disposizioni normative.

Più in generale, l’IVASS raccomanda sempre di verificare, prima della sottoscrizione dei contratti, che gli stessi siano emessi da imprese regolarmente autorizzate allo svolgimento dell’attività assicurativa e che gli intermediari che propongono la sottoscrizione dei contratti siano iscritti nel registro unico degli intermediari assicurativi o nell’elenco degli intermediari dell’Unione Europea, tramite la consultazione sul sito www.ivass.it

• degli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia (elenchi generali ed elenco specifico per la r. c. auto);

• dell’elenco degli avvisi relativi a “Casi di contraffazione o società non autorizzate”;

• del registro unico degli intermediari assicurativi e dell’elenco degli intermediari dell’Unione Europea.

I consumatori possono chiedere chiarimenti ed informazioni al Contact Center dell’IVASS al numero verde 800-486661 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30 .

BTA Insurance – polizze RcA temporanee contraffatte

BTA Insurance: l’IVASS rende noto che è stato segnalato un caso di commercializzazione di polizza r.c. auto temporanea contraffatta

Falsa RCA

Segnalazione di polizze RcA temporanee contraffatte BTA Insurance

Facendo seguito ai comunicati stampa del 13 giugno 2011 e del 6 maggio 2013, l’IVASS rende noto che è stato segnalato un caso di commercializzazione di polizza r.c. auto temporanea contraffatta, intestata alla società

BTA INSURANCE COMPANY SE

con sede in Robert-Bosch-Straße 6 – 64807 Dieburg (Germania), non autorizzata in Italia all’esercizio dell’attività assicurativa.

Al riguardo l’Autorità di Vigilanza tedesca ha comunicato che la polizza di cui si tratta non risulta emessa dalla società BTA Insurance Company Se Niederlassung Deutschland. Si rappresenta inoltre che, nel caso segnalato, risultano coinvolti anche i seguenti soggetti:

  • Antonio Turco
  • TI EFFE Consulenze, con sede in Battipaglia Via Garda 12/E (ditta individuale di Antonio Turco)

che non risultano iscritti nel Registro Unico degli Intermediari Assicurativi italiani né nell’Elenco degli intermediari dell’Unione Europea e quindi non possono esercitare attività di intermediazione assicurativa.

Pertanto, ad oggi, l’eventuale stipulazione di polizze responsabilità civile auto recanti l’intestazione “BTA Insurance Company SE” comporta per i contraenti l’insussistenza della copertura assicurativa e per gli intermediari lo svolgimento di un’attività non consentita dalle vigenti disposizioni normative. Più in generale, l’IVASS raccomanda sempre di verificare, prima della sottoscrizione dei contratti, che gli stessi siano emessi da imprese regolarmente autorizzate allo svolgimento dell’attività assicurativa e che gli intermediari che propongono la sottoscrizione dei contratti siano iscritti nel registro unico degli intermediari assicurativi o nell’elenco degli intermediari dell’Unione Europea, tramite la consultazione sul sito www.ivass.it

  • degli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia (elenchi generali ed elenco specifico per la r. c. auto);
  • dell’elenco degli avvisi relativi a “Casi di contraffazione o società non autorizzate”;
  • del registro unico degli intermediari assicurativi e dell’elenco degli intermediari dell’Unione Europea.

I consumatori possono chiedere chiarimenti ed informazioni al Contact Center dell’IVASS al numero verde 800-486661 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30 oppure, negli altri orari, al n. 06/421331.

Risparmiare con la polizza online, Adiconsum avvisa di “stare attenti”

Carlo Pianulli, presidente Adiconsum Lombardia, in un a intervista all’Eco di Bergamo, avverte sui rischi di acquistare una polizza online.

polizza rca online

Risparmiare con la polizza online, Adiconsum avvisa di “stare attenti”

Ad avvisare i consumatori sui potenziali rischi delle polizze online, spesso celate da preventivi incomprensibili e voci di polizza enigmatiche, ci pensa Carlo Piarulli, presidente di Adiconsum Lombardia in una intervista rilasciata all’Eco di Bergamo a cura di Alessandro Belotti, il quale invita caldamente ad accertarsi della moltitudine di informazioni che provengono dal mare magnum di internet.

Ma di cosa deve accertarsi un potenziale cliente nel momento in cui decide di acquistare una polizza online proveniente da una comparazione legata soprattutto sul discorso prezzo?

Dice Piarulli: “Occorre innanzitutto andare al di là dei facili entusiasmi sul risparmio, valutando bene gli elementi importanti” come le condizioni di polizza. (vi rimandiamo all’articolo scritto in precedenza sul nostro sito riguardante la semplificazione contrattuale)

Fino a 4-5 anni fa le compagnie erano molto restie a stipulare una RcAuto, in quanto allora era molto onerosa” per le Compagnie che proponevano spesso prezzi proibitivi che stavano ad indicare il “non voler assumersi il rischio”…

Ora le cose sono cambiate… Nel Far West delle polizze, “il trend si è completamente invertito: per le compagnie è diventato un business, in quanto il rischio è diventato molto più basso” continua Piarulli…. Ora le compagnie vedono di buon occhio le RC auto poiché il rapporto sinistri/premi è calato. Ciò significa che è diminuito il rischio da assicurare.

Con questi preamboli, dove risiede, in teoria, il risparmio delle polizze online confronto a quelle stipulate in agenzia? Si pensa subito al taglio dei costi di noi intermediari, ma stando più attenti, possiamo notare che molte polizze online escludono a priori determinate caratteristiche presenti invece nelle polizze tradizionali stipulate in agenzia… Il classico esempio è la rinuncia alla rivalsa in stato d’ebbrezza o guida non conforme, applicando a volte franchigie e scoperti che, in caso di sinistro con torto, ci fanno rimpiangere quei soldi che abbiamo risparmiato non rivolgendoci ad una agenzia…

Non siamo qua a fare terrorismo psicologico, ma esistono dei rischi inerenti l’acquisto di polizze assicurative online e se ci sono, dove li troviamo?

Normalmente è difficile trovare compagnie assicurative esclusivamente on line….” Di solito, le compagnie online sono delle appendici di quelle tradizionali che, spinte sempre più dalla diffusione di internet e delle sue possibilità, hanno pensato bene di lanciarsi nel marasma, che, per gli addetti ai lavori in questo campo, molte volte rasentano l’impossibile dal punto di vista dei prezzi risultanti… ma, come scritto in precedenza, al di là del taglio dei costi dell’agenzia, bisogna leggere molto attentamente le condizioni di polizza e gli svantaggi nel caso di una stipula online (pagamento online ce, se non effettuato entro determinati giorni, comporta una variazione sul premio da pagare, invio documentazione spesso illeggibile, dati inseriti a caso, problema nella gestione dei sinistri e via dicendo, che noi del settore conosciamo bene)…

Per quanto riguarda l’affidabilità continua Piarulli “l’attenzione deve però essere la stessa di quando si acquista un qualsiasi prodotto su internet o nel momento in cui si sottoscrive un documento: occorre quindi verificare l’identità dell’interlocutore, essere certi che sia affidabile e garantito. L’affidabilità nel mondo dell’on line è tutto, anche per una questione psicologica: una banca, un’agenzia sono luoghi fisici ben identificati e identificabili, internet è invece per definizione il mondo dell’immateriale, cosa di per sé non negativa. In tema di Rc Auto, per sapere se il soggetto in questione è affidabile o meno, basta quindi andare sul sito dell’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) o su quello di Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici), dove si possono reperire tutte le informazioni necessarie”.

Ma, solitamente, in quanto può consistere il risparmio sulla polizza?

E’ bene evidenziare che la polizza Rc Auto è un prodotto obbligatorio e quindi non dico che sia calmierato, ma quanto meno c’è una certa attenzione da parte del Comitato interministeriale dei prezzi (Cip). Un risparmio molto consistente, ossia nell’ordine di 800-1.000 euro, si potrebbe verificare soltanto nel momento in cui i parametri sono molto diversi, non gli stessi: comparando la polizza di una vettura di un residente a Napoli con quella di un residente a Lodi, ad esempio. Se invece i parametri sono identici (stessa città, stesso veicolo, stessa età del conducente, ecc.), stando di manica larga, il rapporto tra il preventivo più basso e quello più alto è normalmente di 1 a 2. Raramente può oltrepassare questa soglia

Piarulli termina con una valutazione sui comparatori online: “…. anche qui occorre conoscere i parametri di queste valutazioni. Vanno quindi presi con le pinze, senza fidarsi ciecamente di una prima impressione favorevole o di un dato eclatante in termini di risparmio. Sarebbe opportuno verificare personalmente la veridicità del dato emerso dal comparatore, andando a richiedere un altro preventivo con le medesime caratteristiche direttamente sul sito dell’agenzia che offre il prezzo più favorevole, secondo lo stesso comparatore. In questo modo il meccanismo di verifica evita di incappare in possibili sovrapprezzi o eventuali commissioni non esplicitate. Conta molto anche il numero di compagnie che vengono selezionate dal comparatore o con cui vige una partnership (che deve essere esplicitata): un conto è se sono 4-5, un altro se sono 20-30. Più un sito di comparazione è indipendente, quindi, maggiore è la sua affidabilità. Possono sembrare dettagli, ma in realtà contano moltissimo

Di sicuro sono affidabili, ma ricordiamoci che molte volte vale l’equazione prezzo basso=qualità scadente.

Un fenomeno in via di espansione, e per noi ancor più rischioso, è l’acquisto di altra tipologia di contratti di assicurazione, sia nel settore protezione che risparmio. Qui la competenza diventa ancora più importante. Rispondete a questa domanda: affidereste la protezione del vostro patrimonio a perfetti sconosciuti, di fatto ad una macchina (il computer)?

Noi consigliamo caldamente di accertarsi del dato ottenuto andando a chiedere in un’agenzia un preventivo con le medesime caratteristiche, ricordandoci che i prodotti dell’agenzia includono già di base alcune voci escluse il più delle volte dalle polizze online.

Facendo così, la nostra verifica può eliminare le possibilità di sorprese come sovrapprezzi, commissioni nascoste e, tengo a ribadire la professionalità di una persona che ci spiega a voce e a quattrocchi come è strutturata una polizza e cosa far.

False assicurazioni temporanee

Truffa milionaria a danno di ignari utenti con false assicurazioni temporanee.

Falsa RCA

False assicurazioni temporanee

Ottimi prezzi ma soprattutto le “introvabili” 5 giorni. Per chiarezza segnaliamo che le cosiddette polizze cinque giorni sono una particolare polizza stipulata dalle autorivendite il cui unico utilizzo è la “prova veicoli“.

La banda, smascherata dalla polizia di Stato di Taranto, vendeva queste polizze on line facendo grande pubblicità sui media;  addirittura su banner pubblicitari negli stadi, anche in occasione di una partita della nazionale.

Sono svariati milioni di euro quelli truffati ad ingnari cittadini e a compagnie di assicurazione tra le quali: Italiana assicurazioni, Direct line, Zurich assicurazioni, Augusta assicurazioni, Vittoria assicurazioni, Sara assicurazioni, Groupama assicurazioni, Enterprice insurance company assicurazioni, Cattolica assicurazioni, Fondiaria Sai assicurazioni, Fata assicurazioni, Uniqa assicurazioni, Linear assicurazioni.

La commercializzazione «al dettaglio» delle false polizze assicurative avveniva con la collaborazione di consapevoli, o in alcune circostanze ignare, agenzie di pratiche automobilistiche. L’organizzazione si avvaleva di una vera e propria struttura parallela alle reali compagnie assicurative: aveva un call center telefonico in grado di dissimulare la verifica sulla polizza assicurativa e quindi sterilizzare eventuali controlli delle forze dell’ordine. Le regioni italiane interessate dalla truffa, emerse durante la fase investigativa, sono state la Sicilia, la Calabria, la Puglia, il Friuli Venezia Giulia, la Campania e la Toscana.

Consiglio: verificate che gli intermediari sinao regolarmenti iscritti al registro unico, consultando il database dell’IVASS

fonte ilsole24ore.com

Padova: Assicurazioni-truffa, tre condanne

Assicurazioni-truffa. Accusa di associazione a delinquere per i tre agenti, risarcimento per Unipol

RASSEGNA STAMPA

sentenza

Padova: Assicurazioni-truffa, tre condanne

(Autore: Cristina Genesin – il Mattino di Padova)
Andavano forte i tre agenti assicurativi che, per conto del gruppo Unipol, sulla carta, firmavano a raffica contratti per lo più di polizze vita. Almeno 10 anni di affari d’oro. Finché la prima crepa ha provocato il crollo di quel castello di carta. Anzi di carta-straccia come si sono rivelati quei contratti fasulli in quanto mai inseriti nel sistema informatico della Compagnia e con numeri progressivi del tutto fantasiosi. Oltre un centinaio i clienti raggirati, senza contare Unipol che più di qualche danneggiato non ha esitato a portare in sede civile per riottenere il danaro investito. Ieri davanti al tribunale di Padova è arrivata la condanna per i tre agenti: due anni e 8 mesi a M. M., 52 anni di Solesino e a S. F., 62 di Pontelagoscuro, mentre al figlio di quest’ultimo, L. F., 40 anni residente a Sdenta (Rovigo) sono stati inflitti due anni e 4 mesi e il pagamento di una multa di 24 mila euro. Gli imputati dovranno risarcire in via provvisoria UnipolSai (30 mila euro) e altre tre partì civili (ex clienti) per un totale di 140 mila euro. Il resto potrà essere liquidato in un separato giudizio civile.

Le accuse di cui dovevano rispondere? Associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al falso. Assolto L. F. dall’accusa di appropriazione indebita, ovvero di aver omesso di versare a Unipol ben 5.503.005,16 euro derivanti dai pagamenti dei premi. Per quanto riguarda i reati di truffa e falso contestati a tutti, le condanne sono scattate solo per quelli commessi successivamente all’1 dicembre 2006: tutte le condotte precedenti, pur in violazione del codice penale, sono “coperte” dall’intervenuta prescrizione. Significa che è trascorso troppo tempo e l’azione penale non può più essere esercitata per legge.

Per anni i due agenti M. e F.-padre avevano emesso polizze su carta intestata della società Ugf assicurazioni spa del gruppo Unipol mai andate a buon fine. I soldi venivano pagati dai clienti. E sempre quei soldi erano incassati nell’ufficio in via San Luigi a Monselice. Ma le somme finivano altrove: in viaggi, ristoranti, forse anche nel gioco d’azzardo. Nel luglio 2009 un cliente aveva contattato M. informandolo di voler rientrare in possesso del capitale. Era stato concordato un appuntamento e F. senior aveva confessato: «Abbiamo fatto i birichini… La compagnia ripianerà i danni». A quel punto è decollata l’indagine e una crepa si è trasformata in voragine.
FONTE il Mattino di Padova

Falso assicuratore s’intascava le polizze

infedeltà dipendentiFalso assicuratore s’intascava le polizze. Automobilisti raggirati, truffa scoperta dopo un incidente: il premio non era coperto. Agente licenziato, denunciato l’amico

Il consiglio che vi possiamo dare è di verificare sempre che l’intermediario con cui venite in contatto sia iscritto al registro unico degli intermediari – RUI – presso l’IVASS – Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni consultabile online ( https://servizi.ivass.it/RuirPubblica/ )

di Enzo Favero

MONTEBELLUNA. Vatti a fidare dei conoscenti, anche se spigliati e con tanti amici. Lo sa bene un agente assicurativo che aveva “ceduto” alcune pratiche, e poi anche tutto il lavoro quando era andato in viaggio di nozze. E lo sanno bene anche quattro automobilisti convinti di essere a posto con la copertura assicurativa dell’auto, e invece non era così. La vicenda si è conclusa con la denuncia da parte dei carabinieri della compagnia di Montebelluna del 41enne montebellunese S. B. per truffa e con la perdita del posto di lavoro da parte dell’agente che si era fidato troppo. Tutto era iniziato nel giugno scorso, quando una pattuglia della radiomobile della compagnia carabinieri di Montebelluna era intervenuta a rilevare un incidente senza feriti. Il conducente di uno dei due veicoli aveva fatto vedere l’assicurazione, solo che non risultava coperta alla banca dati. Da lì è partita una indagine che ha consentito di scoprire la truffa ai danni di quattro automobilisti, che sarebbero certamente aumentati di numero se a causa di quell’incidente il giochetto non fosse venuto alla luce. Cosa era accaduto? L’agente ufficiale, che operava per più compagnie, aveva affidato illecitamente la sua attività ad un conoscente, a quanto ha detto poi ai carabinieri, «perché conosceva molte persone e poteva facilmente procacciare nuovi clienti». Poi l’agente, impegnato nei preparativi del matrimonio, aveva quasi completamente affidato la sua attività al conoscente, diventato intimo a tal punto da risultare anche invitato al matrimonio. E così l’amico riscuoteva i pagamenti e aveva in mano pure i contratti in originale da compilare. E quello, approfittando della situazione, aveva fatto sua l’attività di agente, riscuoteva i soldi dai clienti, a loro consegnava i contratti in originale. I primi problemi sono venuti fuori quando l’agente chiedeva che venissero versati i soldi riscossi perché altrimenti non veniva completata la procedura e l’assicurazione non era coperta. Lì saltava fuori che non avevano ancora pagato perché erano in difficoltà economiche.

Fino a quando i carabinieri non sono capitati su quell’incidente ed è emerso l’inghippo. L’automobilista truffato ha denunciato il 41enne a cui aveva versato i soldi, così S. B. è stato denunciato per truffa continuata ai danni di quattro automobilisti per un valore attorno ai duemila euro. Ma se il trucco non fosse venuto alla luce altri automobilisti avrebbero rischiato di pagare un’assicurazione che non serviva a coprire niente perché i soldi rimanevano in tasca al furbetto 41enne. Quanto all’agente ufficiale, costretto dalla situazione a spiegare a clienti e compagnie assicuratrici cos’era accaduto, è stato licenziato e ha, di sua volontà, versato i premi assicurativi dei clienti truffati.

fonte la Tribuna di Treviso

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